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Generazione Z: l’impatto del digital sugli acquisti

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Rispetto ai Millennials, i Gen Z sono più propensi a utilizzare i social, a interagire nei negozi fisici, e sono più aperti alle innovazioni tecnologiche: lo studio di Accenture



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Se i retailer vogliono catturare l’attenzione dei Gen Z (i nati dalla seconda metà degli anni novanta fino al 2010) e vogliono migliorare l’engagament dovrebbero puntare sul digital marketing. A confermarlo lo studio di Accenture “GEN Z AND MILLENNIALS LEAVING OLDER SHOPPERS AND MANY RETAILERS IN THEIR DIGITAL DUST” secondo cui rispetto ai Millennials, la Generazione Z è molto più “digitale”: social media come YouTube, Facebook, Instagram e Snapchat impattano sui comportamenti d’acquisto dei consumer, ed è alta la percentuale di consumer (70%) che è propensa a sfruttare in futuro questi canali per acquistare prodotti e servizi.
È quindi possibile affermare che, se già con i Millennials i retailer avevano intrapreso la via del digitale, la Gen Z spinge ancora di più l’acceleratore verso un nuovo Shopping Journey, in cui esiste una contaminazione di canali digital e canali fisici che influenzano l’intero processo di acquisto, dall’ispirazione, all’ascolto di ciò che si dice in rete fino all’acquisto e al post-vendita.
Il digitale quindi diventa il mezzo che permette ai retailer di raggiungere e coinvolgere due generazioni di consumer.

se già con i Millennials i retailer avevano intrapreso la via del digitale, la Gen Z spinge ancora di più l’acceleratore verso un nuovo Shopping Journey

Gen Z: maggiore aperture alle novità

Il primo dato che emerge dalla ricerca è che i Gen Z sono più aperti alle novità in materia di tecnologia, anche rispetto alle novità che i retailer vorranno sperimentare per semplificare lo shopping e migliorare l’engagement. Il 73% degli intervistati dichiara di utilizzare o voler utilizzare in futuro la tecnologia che permette di effettuare un ordine tramite commando vocale, e il 71% è interessato ai “Programmi di rifornimento automatico”. In generale è possibile affermare che, rispetto ai Millennias, i Gen Z sono interessati ai servizi che rendono lo shopping più veloce e comodo. Per esempio, si registra una maggiore propensione a noleggiare beni per la casa e apparecchiature elettroniche, così come a effettuare un ordine attraverso piattaforme di intelligenza artificiale come  Siri di Apple, l’assistente di Google o Alexa di Amazon.

Acquisti Social e nel negozio fisico

Contrariamente a quanto si possa pensare, la Gen Z è molto propensa ad effettuare acquisti dal negozio fisico: lo confermano il 60% degli intervistati (in Usa la percentuale sale al 77%), mentre il 46% si reca nei negozi per avere maggiori informazioni prima di effettuare un acquisto online. La Gen Z è anche più propensa a chiedere informazioni agli addetti in negozio, confrontare prezzi e qualità tramite mobile device mentre sono in negozio, e ad interagire con postazioni self-service digitali presenti in negozio.
Accanto al negozio fisico, i giovani consumer si rivolgono anche ai social per fare acquisti: i due terzi degli intervistati sono interessati ad acquistare direttamente via social media, il 44% menziona i social come strumento per trovare ispirazione per gli acquisti, e il 37% lo scorso anno ha incrementato l’utilizzo dei social media per le decisioni di acquisto.

Gen Z e Millennials: quali fattori incidono sugli acquisti

Sulle decisioni d’acquisto di Gen Z incidono moltissimo i social: YouTube è la piattaforma utilizzata regolarmente dall’84% degli intervistati (Facebook quella più utilizzata dai Millennials), il 66% utilizza Instagram, e i Gen Z sono due volte più propensi rispetto ai Millennials a utilizzare Snapchat.
Diversa anche la propensione all’ascolto di quello che dicono familiari e amici: i Gen Z ascoltano molto più dei Millennials le opinioni dei familiari e amici, e i commenti sui social media, così come sono più propensi a parlare via chat con venditori o a chiedere opinioni e consigli a familiari e amici via social, telefono o sms.

… E la fedeltà al brand?

Se rispetto ai Millennials i Gen Z mostrano maggiore apertura alle novità e all’utilizzo di nuovi strumenti digital nel purchase path, dallo studio emerge una diversa propensione alla brand loyalty:  in media solo il 16% effettua acquisti da un solo negozio di abbigliamento, il 19% da un solo negozio di salute e bellezza, e il 38% da un solo negozio di generi alimentari.

Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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