Il mood positivo dei consumer incrementa la propensione a interagire e dare seguito ai digitala dv. Lo studio di Yahoo.
Se lo stato d’animo dei clienti è ottimista e positivo, il successo delle campagne adv è assicurato: lo conferma lo studio di Yahoo “The Receptivity of Emotions” secondo cui il mood positivo dei clienti migliora l’impatto del digital advertising del 40%
In particolare nel momento in cui i consumer provano una sensazione di benessere e positività, sono il 30% più propensi a interagire con contenuti video, il 28% più propensi a interagire con i contenuti marketing e il 21% più propensi a interagire con il direct marketing.
Una ricerca in grado di dare spunti interessanti ai marketer: in media uno stato d’animo positivo nei consumer permette una propensione del 15% maggiore a dare seguito immediatamente al digital adv sui loro smartphone, e il 25% ad affermare che i digital adv sul loro smartphone sono fonte di ispirazione.
In particolare nel momento in cui i consumer provano una sensazione di benessere e positività, sono il 30% più propensi a interagire con contenuti video, il 28% più propensi a interagire con i contenuti marketing e il 21% più propensi a interagire con il direct marketing.
Ma non solo. Emerge infatti un altro dato che conferma l’impatto delle emozioni positive non solo sulla propensione all’interazione con i digital adv, ma anche con l’attività che l’utente sta svolgendo in quel momento. Se il 71% dei clienti cliccherebbe su un digital adv se si fermasse a pensare a cosa sta facendo in quel momento, il 67% farebbe lo stesso se si fermasse a pensare al suo stato d’animo.
Quando lo stato d’animo è positivo? Secondo il survey di Yahoo, in media i consumer provano una sensazione positiva per il 46% della giornata, in particolare tra le 11 e le 12 a.m., quando, in media, gestiscono la loro quotidianità, trovano risposte o cercano ispirazione. Sarebbe questa quindi la fascia oraria più efficace per promuovere l’azienda attraverso digital adv.
Lo studio è stato compiuto basandosi su dati qualitativi (interviste survey a oltre 4000 persone in UK, USA, Canada e Germania) e quantitativi (18000 punti dati provenienti da 600 utenti in UK e USA).
