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Oracle: in crescita il mobile working

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Una nuova ricerca condotta da Oracle a livello mondiale indica che la soddisfazione dei lavoratori cresce se possono operare in maniera mobile e flessibile, consci che ciò li rende più produttivi. Tuttavia, la maggior parte delle aziende deve ancora compiere il passaggio verso il mobile working.

Una nuova ricerca condotta da Oracle a livello mondiale indica che la soddisfazione dei lavoratori cresce se possono operare in maniera mobile e flessibile, consci che ciò li rende più produttivi. Tuttavia, la maggior parte delle aziende deve ancora compiere il passaggio verso il mobile working, ciò fa aumentare il rischio che progetti di questo tipo vengano avviati senza l’input e la supervisione delle aziende stesse spalancando così la porta a problemi di integrazione e minacce alla sicurezza. Di fronte a queste sfide, Oracle invita i responsabili delle aziende a non cercare di contenere il fenomeno ma piuttosto ad assicurarsi che il mobile working venga praticato in modo efficiente, sicuro e in base alle policy aziendali.

In tutto il mondo i lavoratori stanno adottando il concetto di mobile working convinti che questo li renda più produttivi.
•    Il 68% degli intervistati ha affermato che preferisce lavorare in modo più mobile e flessibile
•    Oltre la metà (53%) ritiene che lavorare in questo modo faccia aumentare la produttività

Secondo gli stessi dipendenti, tuttavia, le rispettive aziende non sono attente al fenomeno; addirittura alcune cercano attivamente di ostacolarlo.
•    Meno di un quarto (24%) degli intervistati lavora in un’azienda che incoraggia attivamente il mobile working
•    Il 21% del campione afferma che le rispettive aziende limitano le applicazioni e i dati a cui i dipendenti possono accedere da smartphone
Nonostante la mancanza di entusiasmo da parte delle aziende, la ricerca rivela anche come queste limitazioni risultino spesso inefficaci e siano i dipendenti stessi a muoversi in modo da poter sfruttare soluzioni mobili sul lavoro.
•    Solo il 18% degli intervistati ritiene che la propria azienda controlli in modo efficace cosa può essere fatto con un dispositivo mobile
•    Il 15% del campione afferma di aver trovato un modo per utilizzare i propri dispositivi mobili a scopo lavorativo senza alcun aiuto o intervento da parte dell’azienda
•    Oltre metà (56%) degli interpellati afferma di lavorare oggi in modo più mobile rispetto a due anni fa
•    Il 40% prevede che la mobilità diventerà parte sempre più integrante del proprio lavoro nell’arco dei prossimi due anni.

Suhas Uliyar, VP Mobile Strategy, Product Management di Oracle commenta così i  risultati dello studio:
“Oracle è assolutamente convinta delle potenzialità delle tecnologie mobile per la trasformazione delle aziende e invitiamo tutte le aziende ad accelerare l’adozione del mobile working perché finora essa è avvenuta in modo troppo lento e tattico. La situazione attuale nella quale sono i dipendenti stessi a fare in modo di lavorare in mobilità non è sostenibile, oltre che non sicura; senza una supervisione da parte dell’IT non c’è modo per le aziende di proteggere i dati mission-critical consultati dai mobile worker”.

“Il nostro messaggio è chiaro: le aziende devono dotarsi di applicazioni mobili efficaci per i loro utenti finali (dipendenti, clienti e partner) in modo semplice, ottimizzato ed economicamente conveniente. La semplicità è la chiave per una rapida ed efficace integrazione dei dati di business con applicazioni mobili intuitive per consentire ai team di collaborare insieme più efficacemente ovunque si trovino. Tutto ciò richiede una solida piattaforma per il mobile in grado di supportare la strategia. Preservare la user experience senza compromettere la sicurezza è possibile attraverso innovative tecnologie per la sicurezza mobile come la ‘containerizzazione’, che permette alle aziende di adottare una strategia sicura per il fenomeno del BYOD (Bring Your Own Device)”.

Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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