Dal comportamento dei clienti, alle motivazioni più comuni: l’infografica di SaleCycle
Diverse ragioni giustificano l’abbandono del carrello da parte dei clienti: dal ripensamento dell’ultimo minuto ad alcune opzioni e costi che ancora non calcolati in fase di acquisto.
SaleCycle ha analizzato oltre un miliardo di transazioni su web, arrivando alla conclusione che non tutti gli abbandoni sono uguali. E ha sintetizzato alcuni studi e trend in un’infografica.
Ma andiamo con ordine.
Negli ultimi cinque anni è aumentata la percentuale di utenti che abbandonano il carrello – dal 61,4% al 75,6%, quasi +15%
Con una differenza sostanziale a seconda del settore e del mercato: per esempio la maggior parte dei “cart abandonment” si registra nel settore travel (80,1%), seguito dal settore retail (70,4%) e dal fashion (67,6%).
E del periodo dell’anno: secondo l’infografica, infatti, il periodo natalizio è quello che registra il tasso più basso di “cart abandonment”. Il martedì il giorno in cui è stato registrato il maggior numero di abbandono di ordini.
Le motivazioni
Più motivi spingono gli utenti ad abbandonare un acquisto: la ragione principale (28%) sono i costi di spedizione non previsti, seguiti dalla necessità di creare un account (23%), la presenza di ricerche (16%), le preoccupazioni per la sicurezza delle transazioni (13%) e un checkout poco chiaro (12%).
Il Re-marketing riduce il “cart abandonment”
Statistiche alla mano, sia le mail di re-marketing che il re-marketing effettuato su web sono potenzialmente in grado di ridurre l’abbandono di un acquisto: il re-marketing su web genera un’incidenza positiva sulle vendite del 3,1%, le mail di re-marketing registrano un tasso di apertura delle mail del 47% e un’incidenza positiva sulle vendite del 4,1%
