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Big Data: guidano la trasformazione del mercato, ma molti ostacoli frenano il ricorso ai Big Data

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Lo studio di Capgemini ed EMC Corporation: per il 64 per cento delle imprese i Big Data stanno cambiando i tradizionali confini del business, ma esistono ostacoli alla loro adozione.

Il rapporto ‘Big & Fast Data: The Rise of Business Insight-Driven’ di Capgemini, uno dei più importanti fornitori mondiali di servizi di consulenza, tecnologia e outsourcing, in partnership con EMC Corporation, rivela che nonostante i grandi cambiamenti del mercato siano guidati dai Big Data, due terzi delle organizzazioni (65 per cento) riconoscono di essere a rischio di diventare poco competitivi se non adotteranno nuove soluzioni per le analisi dei dati.

Secondo il 64 per cento delle imprese intervistate i Big Data stanno cambiando i tradizionali confini del business e stanno consentendo a nuove realtà di entrare nei loro mercati. Più di un quarto (27 per cento) ha evidenziato una nuova competition da parte di player di altri settori, mentre la maggioranza (53 per cento) si aspetta di dover affrontare la concorrenza di start-up data-enabled. Questo suggerisce che la padronanza nella gestione e nell’analisi dei Big Data è ormai imprescindibile non solo per il successo, ma anche per la sopravvivenza aziendale.

Gli insight dei dati sono determinanti per le performance aziendali
È ampiamente riconosciuto che i dati in possesso delle organizzazioni stanno diventando una componente fondamentale di valore del mercato (59 per cento dei rispondenti). Questo si riflette anche nel management, con quasi un terzo delle aziende (32 per cento) che ha già introdotto o è in fase di introduzione di nuovi ruoli executive per la gestione delle informazioni.

Ulteriori risultati dello studio evidenziano che:
• il 54 per cento afferma che gli investimenti in Big Data nel corso dei prossimi tre anni supereranno quelli realizzati in passato
• il 61 per cento riconosce che i Big Data sono un nuovo driver di ricavi a sé stante e che stanno portando valore alle loro aziende, come i prodotti e i servizi già esistenti
• il 43 per cento delle organizzazioni hanno già o si stanno attrezzando per sfruttare al meglio le opportunità offerte dai Big Data
• il 36 per cento degli intervistati afferma che, data l’importanza strategica dei Big Data, hanno dovuto fare escalation sui team IT per eseguire le analisi dei dati necessarie per acquisire insight aziendali
• oltre la metà (52 per cento) degli intervistati ha riferito che l’elaborazione di insight rapidi di dati è stata ostacolata dalle limitazioni nel processo di sviluppo IT
• un accesso più veloce ai Big Data è presente dove i top executive ravvisano un maggiore valore – il 77 per cento afferma che i decision maker hanno sempre più bisogno di dati in tempo reale.

Alessandro Kowaschutz, Vice President Insights & Data, Capgemini Italia, dichiara: “Abbiamo raggiunto un punto di svolta nel mercato. L’informazione è al centro di ogni decisione di business e le aziende hanno bisogno di abbracciare pienamente le opportunità dei Big Data o il rischio è perdere quote sul mercato. La nostra ricerca ha rilevato che, mentre alcune organizzazioni utilizzano i Big Data per ridurre i costi e migliorare le performance attuali, altre li usano per entrare in nuovi mercati e trarne direttamente un profitto. Ogni azienda deve ora definire un percorso per diventare un’organizzazione insight-driven. Abbiamo sviluppato un insieme di linee guida e creato dei framework di base che aiuteranno le imprese a mettersi in moto e per fruire degli insight nel momento esatto. Per noi questo è l’approccio che rappresenterà un vero e proprio cambio direzionale per aziende e interi settori”.

Paul Maritz, Pivotal Chief Executive Officer, EMC Federation – “Esperienze coinvolgenti per gli utenti e nuovi modelli di business nell’era digitale sono alimentati dalla crescente disponibilità e utilizzo di dati. Le aziende devono rendersi conto non solo di assimilare rapidamente, prevedere e reagire prontamente su più fonti di dati, ma di avere la capacità di organizzare gli insight acquisiti nell’ambito di quello che fanno. Le realtà che non svilupperanno questo tipo di competenze sono ad altissimo rischio di disorganizzazione. Ciò significa che le imprese devono investire con urgenza in persone, competenze, strumenti e piattaforme innovative”.
“Considerando che il 90 per cento di tutti i dati del mondo sono stati creati negli ultimi due anni e che 80 miliardi di sensori saranno attivati entro il 2020, le aziende devono adottare modelli di business per i Big Data e le economie di insight. Il successo richiede la padronanza dei dati per le decisioni. La capacità di gestire tutti i tipi di dati, trasformarli in informazioni, far emergere gli insight e prendere decisioni sulla base di questi consentirà alle organizzazioni di creare modelli di business dirompenti. Chi riuscirà a farlo scoprirà che il 20 per cento delle entrate proverrà dagli insight, entro il 2020. Ancora più importante, queste aziende saranno in possesso di un indiscutibile vantaggio digitale nell’adeguarsi in conformità alle normative, migliorando l’efficienza operativa, creando nuove opportunità di introiti, differenziando la strategia e offrendo maggiore originalità del brand”, R “Ray” Wang, Principal Analyst and Chairman, Constellation Research, Inc.

Big Fast Data: Rise of the Insight-Driven Business è uno studio che si basa su una ricerca realizzata da FreshMinds per conto di Capgemini e EMC. Unisce i risultati di un sondaggio online quantitativo con un ulteriore approfondimento di interviste qualitative condotte nel mese di agosto 2014. Oltre 1.000 decision maker di alto livello provenienti da 9 settori (tra cui beni di consumo e vendita al dettaglio, progettazione, servizi finanziari, sanità, media, energia, pubblica amministrazione, telecomunicazioni e utilities) e 10 Paesi (tra cui Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Paesi Bassi, Paesi Nordici – Svezia, Finlandia, Norvegia – Regno Unito, e Stati Uniti) hanno preso parte allo studio.

Image courtesy of pakorn at FreeDigitalPhotos.net

Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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