Campagne di email marketing: crescono gli ordini da smartphone
Per la prima volta, gli ordini effettuati da smartphone cliccando su una campagna email rappresentano il 35% delle revenue e il 50% di tutti gli ordini da posta elettronica. Dopo Natale, le aziende inviano meno email promozionali ma l’engagement è maggiore.
Nel 2018 è lo smartphone lo strumento più utilizzato dagli utenti per procedere con un acquisto cliccando direttamente su una campagna di email marketing: secondo lo studio di YesLifeCycle, per la prima volta gli ordini generati tramite mail promozionali attraverso lo smartphone rappresentano il 35% delle revenue e il 50% di tutti gli ordini effettuati da posta elettronica.
Ma non solo: cresce in generale l’attitudine dei consumer a fare acquisti da mobile, anche se il gap ancora esistente tra gli ordini generati utilizzando lo smartphone e le revenue generate dovrebbe spingere i marketer a trovare una soluzione per colmare lo scostamento tra il valore medio degli ordini (average order value) generati da PC Desktop e quelli da mobile.
gli ordini generati tramite mail promozionali attraverso lo smartphone rappresentano il 35% delle revenue e il 50% di tutti gli ordini effettuati da posta elettronica.
Nuovo traguardo per gli smartphone
Gli inseparabili smartphone raggiungono un altro traguardo: il 35% delle revenue generate dall’email marketing avviene grazie all’utilizzo dello smartphone.
Tuttavia, come sottolinea Jim Sturm, Presidente di Yes Lifecycle Marketing, “…. Il valore degli ordini è inferiore rispetto a quelli generati da email aperte da desktop…. Per questo motivo i marketer dovrebbero avere nel 2018 come priorità il miglioramento della shopping experience per ridurre il gap tra il valore medio degli ordini (average order value) generati da PC Desktop e quelli da mobile. Solo facendo così, possono generare revenue significative e massimizzare il ROI dal canale email”.
Dopo Natale: meno email ma maggiore engagement
Lo studio sottolinea come, nel periodo immediatamente dopo Natale, si sia verificata una situazione che vede un minor numero di email inviate a fronte di un maggiore engagement: dati alla mano, il numero di email promozionali inviate dalle aziende si è ridotto del 29%, contro un tasso di apertura maggiore di 6 punti percentuali, di click unici maggiore del 12% e di un tasso di click totali incrementato del 19%
Al tempo stesso però è cresciuto del 16% il tasso di cancellazioni dalle newsletter rispetto al trimestre precedente, segno di come i consumer optino per l’unsubscribe una volta massimizzato l’accesso alle offerte natalizie.
Altri dati chiave emersi dallo studio:
- il tasso di click cresce del 6% di anno in anno, mentre quello di click unici diminuisce del 7%;
- nel primo trimestre del 2018, gli iscritti alle newsletter inattivi rappresentavano il 22%;
- le campagne di reactivation email hanno generato il 5% di tasso di conversione, le newsletter il 12% del tasso di CTO.