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Digital Advertising: cresce il numero di Native advertising

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Ad una flessione degli investimenti nel Programmatic Advertising (-12%), corrisponde un incremento della spesa in Pubblicità Native – +74% solo nel 2017. Lo studio di MediaRadar

Studio Ricerca Native Advertising
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Forse partito un po’ in sordina e in ritardo, il Native Advertising sta registrando crescenti investimenti in tutto il mondo: secondo uno studio di MediaRadar, ad una flessione degli investimenti nel Programmatic Advertising (-12%), solo nel 2017 ha coinciso un incremento della spesa in Pubblicità Native (+74%)

Cambia quindi la compagine delle pubblicità digitali: i marketer hanno deciso di optare per i formati che più di altri riescono a coinvolgere gli utenti e dare risultati nel breve periodo. Nelle intenzioni di investimento dei marketer, la pubblicità attraverso i canali tradizionali continua a mantenere una posizione di nicchia: secondo lo studio, tra il 2016 e i primi mesi del 2017, la spesa per la pubblicità sulla carta stampata ha registrato un -6%, seguendo il trend negativo che vede una flessione dell’8% di anno in anno.

i formati “nativi” di pubblicità digitale hanno registrato una crescita del 74% rispetto allo scorso anno, e più che triplicata rispetto al 2015.

Al contrario, sono le nuove forme di Digital Adv ad attirare interesse e investimenti da parte dei marketer: solo nei primi mesi del 2017 i formati “nativi” di pubblicità digitale hanno registrato una crescita del 74% rispetto allo scorso anno, e più che triplicata rispetto al 2015. Al contrario i marketer nei primi tre mesi del 2017 hanno ridotto la percentuale di investimenti in Programmatic Advertising di circa 12 punti rispetto allo stesso periodo del 2016. Una possibile motivazione a questo trend viene data da Todd Krizelman, CEO e Co-fondatore di MediaRadar secondo cui “…il recente calo di investimenti nel programmatic adv è da attribuirsi a preoccupazioni riguardo la sicurezza del brand… Questa forma di pubblicità continua a evolversi in quanto i brand cercano un maggiore controllo su dove i loro annunci saranno visualizzati. Ci aspettiamo di vedere un aumento del programmatic adv nel momento in cui più brand passano a modelli diretti di programmatic adv”

I settori che hanno investito maggiormente in Native Advertising sono il settore Media and entertainment, seguito dal settore dei Servizi professionali, dal settore Finanziario e Immobiliare, e da quello IT

Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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