Il 58% delle aziende programma un aumento del budget dedicato all’email marketing, ma pochi marketer sfruttano metriche per misurare l’efficacia della campagna, e ricorrono alla segmentazione. Lo studio di GetResponse
Nel 2017 l’Email sarà il canale in cui i marketer del settore B2B e B2C investiranno di più: secondo lo studio di GetResponse ‘Email Marketing & Beyond: Global Industry Benchmarks 2017’ oltre la metà dei marketer intervistati (58%) intende incrementare il budget destinato all’email marketing, seguito dal Social pay-per-click (50%) e dal Content Marketing (47%)
Un passo quasi naturale alla luce dell’altro dato che vede l’email marketing come uno dei canali più efficaci per coinvolgere i consumer (l’email è uno strumento 40 volte più efficace per acquisire clienti rispetto a Facebook o Twitter), e promuovere prodotti e servizi (il 72% preferisce ricevere comunicazioni promozionali attraverso la mail piuttosto che i social media)
Inoltre, l’invio di newsletter si conferma come strategia di comunicazione più utilizzata (58%), seguita dalle campagne email focalizzate su vendite promozionali (46%).
Nonostante l’email marketing nel 2017 sarà l’ambito che vedrà incrementare il budget, resta alta la percentuale di marketer che non sfruttano metriche per misurare l’efficacia della campagna (23,30%), mentre il 29% si affida all’incremento di iscrizioni e il 21% alle aperture o ai click come metriche di valutazione. Sorprende come in alcuni settori sia alta la percentuale di marketer che non segue alcun criterio – Settore immobiliare (37%), Settore Viaggi (35%), e Settore della Ristorazione (33%)
In termini di ROI, l’email marketing è l’ambito che per gli intervistati garantisce un ottimo ROI, seguito dal Social Media Marketing, e dal Content Marketing
Frequenza, Tracking e Segmentazione
In media, i marketer inviano una mail al mese (33%), mentre solo il 16,2% ne invia quattro (in media, una a settimana). Il 15,7% ne invia in media sei al mese, con il settore internet marketing e retail più attivi.
Riguardo il tracking, in media la maggior parte tiene traccia del numero di aperture e click sulle mail, seguito dalla generazione di lead, e dall’attività degli iscritti e il loro “valore” nel tempo.
Un dato che certamente va sottolineato è quello della segmentazione, un criterio efficace, ma il cui ricorso stenta a decollare nelle aziende: oltre la metà (50,4%) non applica alcun criterio di segmentazione, il 29% una segmentazione basata su 2-5 criteri, mentre solo il 6,6% ricorre ad una segmentazione basata su criteri demografici e di comportamento degli utenti.
Lo studio è stato condotto intervistando 2500 marketer appartenenti a 19 settori diversi, e analizzando oltre 2 miliardi di email
