Le differenze nell’adesione ai programmi fedeltà tra millenials e gli altri consumer: lo studio di Colloquy

I Programmi fedeltà ideali per i Millienials (18-34 anni)? Divertenti e che facciano risparmiare: questo il dato principale dello studio condotto da Colloquy “Customer Loyalty in 2015 & Beyond: Are You Wasting Your Money?” condotto in USA intervistando 1000 consumer.
Secondo l’indagine, infatti, per il 34% dei Millenials la parola che meglio definirebbe la loro partecipazione ai programmi fedeltà è “divertimento”. Una percentuale alta, se paragonata al 26% dell’intera fascia di intervistati presi come campione che ha dato la stessa risposta.
per il 34% dei Millenials la parola che meglio definirebbe la loro partecipazione ai programmi fedeltà è “divertimento”.
Il termine invece che trasversalmente viene indicato dalla maggior parte degli intervistati (66%) per spingerli ad aderire ai programmi fedeltà è “economico”.
Ma le differenze tra Millenials e il resto della popolazione a livello di marketing e leve che spingono alla partecipazione ai programmi fedeltà non si fermano solo al modo diverso di concepire la partecipazione ai programmi fedeltà. Lo studio evidenzia altri punti:
- i millenials sono i più propensi ad aderire ai programmi fedeltà: il 63% ha aderito ad un loyalty program in passato, contro il 55% del resto degli intervistati;
- le motivazioni di questo atteggiamento vanno cercate nel fatto che il 25% perché garantiva l’accesso ad eventi riservati ai membri, e per il 40% per l’accesso a prodotti, servizi e vendite riservate ai membri;
- per il 63% dei millenials è importante che i programmi fedeltà supportino aspetti importanti della loro vita, come programmi benessere, o organizzazioni benefiche.