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Marketing e tasso di conversione online: dati e statistiche

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I canali marketing più usati dalle PMI, gli obiettivi di marketing e le sfide, il tasso di conversione: lo studio di Drip



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Molte aziende considerano prioritario migliorare il tasso di conversione utente/cliente, tuttavia la maggior parte dedica solo 2 ore a settimana ad attività di marketing, prevalentemente sfruttando canali come il sito web, social media e digital ads.
I dati riportati nel survey di Drip mostrano una situazione dicotomica in quanto se da una parte le aziende hanno chiari obiettivi di business, dall’altra è alta percentuale di aziende che non raccoglie informazioni di lead o contatti online, o che ancora non permette ai clienti di effettuare acquisti o prenotazioni online.

Tutto parte dal sito web: sfide e canali di digital marketing
Nel mercato di riferimento, per i marketer la sfida più importante è quella di migliorare il tasso di conversione utenti/clienti (37,1%), registrare lead o sottoscrittori (23%), migliorare il traffico web (22%), o trattenere i clienti (17,9%).
E per farlo già oggi si affidano a strumenti come il sito web (71,2%), profili social (67,8%), e digital ads (27,7%).

Conversione utenti-clienti: obiettivo mancato?
La quasi totalità delle aziende intervistate (70,8%) dichiara di raccogliere i dati relativi ai visitatori del sito web, ma solo il 13,6% registra un impatto significativo sul business. Un obiettivo che stenta ad essere raggiunto, e le motivazioni sono da ricercare nelle strategie e negli strumenti messi in campo: secondo lo studio, poche organizzazioni ricorrono a strumenti di paid traffic o a blog o a landing page. Inoltre è ancora alto il numero di aziende che dedicano meno di due ore a settimana al marketing (secondo lo studio, il 27,7% di coloro che riescono a generare efficacemente lead dedicano oltre 24 ore a settimana al marketing).

Altro tassello mancante al conversion journey è la mancanza di un sito web interattivo che permetta ai visitatori di fare acquisti o prenotare: è il caso del 28,7% delle aziende intervistate, che non solo non presenta questo tipo di servizi, ma non pianifica di attivarne in futuro. Al contrario, quasi il 40% dichiara di garantire questo tipo di servizi online, anche se solo il 19% dichiara di riuscire a convertire efficacemente gli utenti in clienti.

Dove vengono memorizzati i dati?
Completata la transazione, le aziende puntano sulla retention, anzi per il 17,6% degli intervistati la retention del cliente è una delle sfide più importanti, nonostante solo il 10,1% ritenga sia una priorità per il digital marketing.
Tra gli strumenti più utilizzati per memorizzare le informazioni riguardo i clienti e procedere col follow up, le aziende menzionano: account email individuali (30,9%), un sistema diverso online (15,5%) oppure offline (15%) o piattaforme CRM (11,7%)

Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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