Sebbene sussistano preoccupazioni riguardo la privacy e l’analisi delle emozioni, uno studio di Gartner conferma la propensione dei consumer a utilizzare sistemi di intelligenza artificiale per risparmiare tempo e denaro.
Risparmiare tempo e denaro: sono queste, secondo una recente indagine di Gartner, le motivazioni principali che spingerebbero i consumer a sfruttare tecnologie intelligenti. Oltre la metà degli intervistati presi come campione (oltre 4000 consumer in UK e USA) infatti afferma che ricorrerebbe all’Intelligenza Artificiale per risparmiare tempo, il 53% per risparmiare denaro, e il 47% per avere un accesso più facile alle informazioni, soprattutto quelle relative alle indicazioni di viaggio o alle caratteristiche di beni consumati quotidianamente.
Come sottolinea Stephanie Baghdassarian, research director in Gartner “L’intelligenza artificiale è tra le tecnologie che i consumer valutano di utilizzare per benefici tangibili e più ‘seri’, invece che per socializzare, proiettare l’immagine di sé e divertirsi”
Emozioni e privacy: due note dolenti dell’IA
Nonostante la propensione crescente dei consumer a sfruttare sistemi che incorporano Intelligenza Artificiale, lo studio evidenzia come gli stessi consumer mantengano un atteggiamento di chiusura riguardo l’eccessiva interferenza di questa tecnologia con aspetti personali.
È il caso delle espressioni facciali e delle emozioni che traspaiono dalla voce: sebbene oltre il 70% si senta a proprio agio col fatto che l’intelligenza artificiale identifichi voce e volto per rendere sicure le transazioni, il 52% preferirebbe che la tecnologia intelligente non analizzasse le emozioni, come le espressioni facciali per capire uno stato d’animo, e il 63% che non adottasse un approccio di ascolto continuo per conoscerli meglio.
Anche la tutela della privacy e dei dati dell’utente rappresenta un punto su cui i consumer hanno le idee chiare: il 65% crede che l’Intelligenza Artificiale rappresenterà una minaccia per la privacy, più che tutelarla.
