Il 23% già adotta i mobile wallet per effettuare pagamenti e l’11% utilizza le cryptocurrencies (come Bitcoin) per i pagamenti, ed entro il 2020 il 55% dei consumer utilizzerà i mobile wallet. Ma il 72% si dichiara insoddisfatto della shopping experience
Forse non siamo ancora pronti per il cambiamento, eppure forse dovremmo iniziare ad abituarci: secondo lo studio di Paysafe “Lost in Transaction”, la tecnologia sta lentamente mandando in pensione il “vecchio” pagamento in contanti per sostituirlo con i portafogli mobile. Secondo i dati del report, oltre la metà dei consumer intervistati (54%) si aspetta di abbandonare il pagamento in contanti per fare shopping nei prossimi due anni, il 23% già adotta i mobile wallet per effettuare pagamenti e l’11% utilizza le cryptocurrencies (come Bitcoin) per i pagamenti.
Secondo Oscar Nieboer, CMO in Paysafe “… Le persone oggi fanno acquisti in modo differente… I pagamenti contactless e i portafogli mobili sono sempre più normalizzati con i gruppi di età più giovani che guidano questo approccio libero dai contanti e l’adozione di tecnologie di pagamento all’avanguardia come le cryptocurrencies. In un panorama in rapida trasformazione, i negozianti che sopravvivono avranno investito prima del previsto in tecnologie emergenti che consentono loro di soddisfare una serie di preferenze dei clienti per alcune tipologie di pagamenti e di fornire rassicurazioni sulle preoccupazioni in materia di sicurezza”.
Nonostante l’evoluzione delle abitudini dei consumer, la realtà mostra un dato contrastante riguardo le aspettative dei consumer: secondo uno studio di Omnico, il 72% dei consumer inglesi si ritiene insoddisfatto della shopping experience, e si aspetta dai negozianti maggiore velocità e praticità.
Il nuovo modo di fare acquisti: mobile wallet e pagamenti contactless
Secondo quanto riportato nello studio, i consumer sono già proiettati verso una dimensione che privilegia le nuove tecnologie e le nuove modalità di pagamento ai contanti: circa la metà degli intervistati (49%) si reca ad uno sportello bancomat meno di una volta al mese, e uno su sei dichiara di portare raramente con sé contanti. Cresce contemporaneamente la fiducia nei pagamenti contactless e nelle nuove tipologie di monete – cryptocurrencies: il 23% già adotta i mobile wallet per effettuare pagamenti e l’11% utilizza le cryptocurrencies (come Bitcoin) per i pagamenti, mentre il 62% si dichiara estremamente fiducioso nei pagamenti tramite dispositivo mobile – sono gli americani ad utilizzare maggiormente i mobile wallet e le cryptocurrencies
Al tempo stesso crescono le preoccupazioni riguardo la sicurezza: il 31% è preoccupato che il telefono possa essere rubato, e il 26% non vorrebbe prendere e mostrare in pubblico il dispositivo mobile per effettuare i pagamenti.
Cross-market comparisons | UK | US | Canada |
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Average amount of cash people carry in their wallet | £20 or under | $50 | $50 or under |
Percentage of people using mobile wallets | 24% | 31% | 16% |
Percentage of people using cryptocurrencies | 12% | 14% | 9% |
Percentage of people who dual browse (use a mobile to browse & buy online while in a shop) | 41% | 55% | 41% |
Percentage of people who have written a cheque in the last month | 30% | 50% | 40% |
I consumer insoddisfatti della shopping experience
Nonostante i consumer dimostrino una maturità e un’apertura verso le nuove frontiere in materia di shopping, lo studio di Omnico “Omnico Retail Gap Barometer” rivela un gap tra clienti e retailer quando si parla di shopping experience.
In UK, il 72% dei consumer intervistati si dichiara insoddisfatto della shopping experience, sia online che in-store. Ma il dato è comunque positivo se confrontato con quello di un anno fa: viene registrato infatti un calo del tasso di malcontento del 7,8% per la shopping experience in-store e del 5,4% per la shopping experience on-line
Allo stesso tempo, il 72% dei consumer ritiene che per i retailer ci siano ampi margini di miglioramento nella shopping experience, a partire dalla conoscenza di quello che piace ai loro clienti: la quasi totalità degli intervistati (98%) infatti ritiene che i retailer non sappiano cosa piace ai clienti.