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Shopping online: crescono le ricerche di prossimità

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L’82% degli utenti ha effettuato ricerche di prossimità, e il 60% è molto propenso a cliccare su uno dei primi due o tre risultati di ricerca.

GEOLOCALIZZAZIONE
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Quanto conta esserci su Google? Molto, a giudicare da un’analisi dello stesso Google, secondo cui negli ultimi due anni le ricerche di negozi di prossimità sono aumentate esponenzialmente – si parla del 500%, evidenziando la crescente propensione dei consumer ad attivare l’opzione “Qui vicino”, geolocalizzando la loro posizione non solo per individuare un luogo, ma sempre più per trovare un negozio o un’attività in un’area specifica, in un preciso istante.

A conferma del ruolo centrale di Big G nel marketing di prossimità, e dell’abitudine degli utenti a dare priorità alla vicinanza più che alla loyaty arriva anche uno studio di Uberall, che rivela come l’82% degli utenti abbia effettuato delle ricerche di prossimità, una percentuale che sale fino al 92% nel caso dei Millennials. I risultati di ricerca che compaiono ai primi posti sono quelli più cliccati: il 60% è molto propenso a cliccare sui uno dei primi due o tre risultati che visualizza.

l’82% degli utenti abbia effettuato delle ricerche di prossimità, una percentuale che sale fino al 92% nel caso dei Millennials.

Massimizzare le potenzialità della funzione “Qui vicino”

Studi recenti mostrano chiaramente come sempre più utenti scelgano di attivare la geolocalizzazione sul dispositivo mobile quando effettuano una ricerca per individuare un’attività dove fare shopping o dove cenare. Questo trend ovviamente ha obbligato marketer e retailer ad adottare strategie in una direzione nuova e prima mai sperimentata, che mettono al centro il fattore mobile e “local”.
Stando a quanto riportato nello studio di Uberall, circa il 70% utilizza lo smartphone in cerca di idee per lo shopping: il 63% per cercare prodotti, il 62% per comparare prezzi e il 56% in cerca di coupon e sconti. Il tutto dando priorità alle attività commerciali e ai luoghi vicini attraverso la geolocalizzazione: dagli insight dello studio emerge che l’82% degli utenti ha già effettuato una ricerca di prossimità da dispositivo mobile, un’opzione attivata dal 92% dei Millennials.
Non solo, perché dallo studio emerge un altro dato interessante che sottolinea come localizzare la propria attività su Google e migliorarla anche in ottica SEO rappresentino due step propedeutici a raggiungere l’unico obiettivo di posizionarsi nei piani alti dei risultati di ricerca: il 60% degli intervistati infatti è molto propenso a cliccare su uno dei primi due o tre risultati di ricerca.

il 60% degli intervistati infatti è molto propenso a cliccare su uno dei primi due o tre risultati di ricerca.

Le ricerche “nelle vicinanze” più comuni

Completa lo studio l’analisi dei settori e delle ricerche di prossimità più frequenti effettuate dagli utenti. Non a sorpresa, la ricerca di ristoranti o posti dove pranzare o cenare guida la classifica con l’84%, segue la ricerca di attività di intrattenimento (56%), di banche (50%) e di abbigliamento (41%).

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Shopping online: crescono le ricerche di prossimità
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L’82% degli utenti ha effettuato ricerche di prossimità, e il 60% è molto propenso a cliccare su uno dei primi due o tre risultati di ricerca.
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Matteo Giaccari
Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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