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I CMO del futuro? Meglio se creativi e analitici

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Lo rivela lo studio di Spencer Stuart: capacità di analisi e creatività sono gli elementi che sembrano interpretare al meglio il mondo digitale in cui viviamo. La difficoltà principale è quella di riuscire a trovare i talenti che abbiano entrambe le caratteristiche.

Quali caratteristiche dovrebbero avere i Chief Marketing Officer del futuro? Secondo lo studio di Spencer Stuart certamente creatività e capacità di analisi, che sembrano interpretare al meglio il mondo digitale in cui viviamo, con gli utenti “always on” che condividono informazioni e dati.
Tuttavia è proprio la difficoltà oggettiva di trovare i talenti che abbiano entrambe le caratteristiche a rappresentare la sfida odierna di tutte le aziende: solo il 19% infatti dichiara che il proprio staff ha capacità di analisi e creatività insieme, mentre oltre la metà (52%) dichiara che il proprio team è per la maggior parte “analitico”.

Per ovviare a questo ostacolo, le aziende percorrono strade diverse: alcuni guardano ai competitors dello stesso settore (22%) per scovare i talenti, oppure guardano ai settori tecnologici (16%) o ai settori storicamente creativi come pubblicità e media (16%). Altri invece guardano alle società esterne di consulenza oppure alle start up. Pochissimi (9%) cercano all’interno del proprio staff.

Gli skill-chiave del futuro

Il marketer del futuro deve essere analitico e creativo. Ma riguardo le competenze chiave, non ci sono dubbi: è la mentalità strategica (Strategic mindset) quella più richiamata da oltre la metà (54%) degli intervistati. Seguono il customer insight e le capacità manageriali; nel prossimo futuro si aggiungono anche le capacità di innovazione e orientamento analitico.

Sviluppare le competenze per eccellere nel futuro
Le aziende sono consapevoli che diversi fattori concorrono alla formazione e allo sviluppo degli skill chiave necessari ai marketer per eccellere nel futuro, tra cui: ricorso ad agenzie esterne (consulenti, formazione etc..), creazione di una cultura che incoraggi l’innovazione ad ogni livello, l’incremento della collaborazione e la rotazione dei talenti nel marketing ad altre funzioni.
Tuttavia quello che in concreto stanno facendo per raggiungere questo obiettivo è: ricorso ad agenzie esterne (76%), collaborazione con la funzione IT (41%), utilizzo di programmi interni di formazione (32%).

Per completare lo studio, Spencer Stuart ha intervistato più di 160 senior marketing leaders di diversi settori, tra cui Consumer, servizi finaziari, IT, scienze biologiche, settore industriale, media e advertising, e nonprofit.

“Image courtesy of keawpiko / FreeDigitalPhotos.net”.

Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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