L’economia digitale rappresenterà una fetta sempre più importante della produzione economica globale, ma le aziende dovranno puntare su competenze, tecnologie e acceleratori digitali. Lo studio di Accenture
Puntare sulla tecnologia e le competenze digital per generare profitti e migliorare il PIL: secondo lo studio “Digital Disruption: the Growth Multiplier”di Accenture, l’economia digitale rappresenterà una fetta sempre più importante della produzione economica globale, raggiungendo i $20.000 miliardi di produzione entro il 2020, e più di un quinto del prodotto interno lordo mondiale (PIL) sarà attribuito a una qualche forma di competenze, capitali e beni e servizi digitali.
Lo studio è stato condotto su 11 Paesi, tra cui l’Italia, e analizza l’impatto che l’economia digitale ha e avrà sulle economie globali, e sottolinea come tra quattro anni la produzione digitale rappresenterà il 25% di tutta la produzione globale.
Non solo, perché dallo studio di 48 indicatori per stilare una classifica della “densità digitale” dei singoli Paesi, emerge una correlazione tra densità digitale e produttività dei fattori: ad una crescita di 10 punti della densità digitale corrisponde, nelle economie avanzate, un +0,4% di crescita della produttività totale dei fattori.
Quando nello studio di Accenture si parla di economia digitale, non si fa riferimento solo a parametri come hardware, software, ecommerce, banda larga su cui si è concentrata fino ad oggi la definizione di economia digital, ma ingloba anche una serie di elementi che toccano trasversalmente l’intero business: utilizzo di competenze digitali, di attrezzature e di beni e servizi intermedi per la produzione di tutti i beni.
Comprendere quali elementi “digital” hanno maggior bisogno di investimenti permette alle aziende di incidere positivamente sulla “densità digitale” e quindi sul funzionamento del loro business. Secondo Accenture sono tre gli elementi digitali: competenze (skill e conoscenze richieste al team e connesse al ruolo da ricoprire per svolgere al meglio il lavoro) tecnologia (gli asset hardware, software e i tool per la comunicazione) e acceleratori digitali (gli aspetti comportamentali, ambientali e culturali del mondo digital tipici di un’economia che sostiene l’imprenditorialità o le attività digitali).
E tre le azioni da compiere per migliorare l’adozione di modelli di business digitali e assicurarsi livelli di produttività e crescita:
- Dare priorità degli investimenti digitali basati su opportunità di valore in modo che una combinazione ottimale di miglioramenti si competenze e tecnologie possa massimizzare il rendimento degli investimenti.
- Scegliere e adottare una piattaforma, ruoli e dati efficaci per competere con successo nel proprio settore.
- Creare l’ambiente giusto per la trasformazione digitale
Il panorama italiano
A che punto è l’economia digitale in Italia e quale sarà il quadro tra 4 anni? Secondo Accenture, l’Italia è uno dei Paesi con le più ampie opportunità di migliorare le performance digital, e in cui l’economia digitale avrà un peso nell’economia nazionale: rispetto al 2015, nel 2020 l’economia digitale rappresenterà il 20,6% dell’intero PIL, con un valore di circa $394 miliardi di dollari.
Su una scala da 1 a 10, le leve digital su cui puntare per far crescere l’economia sono la tecnologia (6) e gli acceleratori digitali (4).