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La creatività come leva del successo aziendale

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Nell’economia attuale la conoscenza sta lentamente lasciando il posto all’economia guidata dalla creatività, fattore di vantaggio competitivo.

L’articolo di opinione di Nicola Sotira, Sales Italy/Iberia/Romania/Netherlands/Russia/Ukraine di SalesboxCRM Italia
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Come prosperare in un’economia guidata dalla creatività? Come individuo, come azienda e come paese.

La nuova economia digitale e globale apre nuove porte e nuove opportunità per l’innovazione, il lavoro e la prosperità economica. L’era industriale sta finendo è alle sue ultime battute, ed anche l’economia basata sulla conoscenza comincia a intravedere l´orizzonte. Ci stiamo rapidamente trasformando in un’economia guidata dalle idee e dalla creatività, aprendo nuove opportunità, e naturalmente, imponendo nuove prerogative a ognuno di noi, indipendentemente da dove viviamo. Questo è molto importante a prescindere se siamo un singolo individuo o una grande impresa.

La necessità e la volontà di cambiamento è sempre stata la vera forza alla base del l’innovazione. L’innovazione è stata anche l´elemento più importante per la creazione di ricchezza, prosperità e progresso. L’essere umano è un animale fantastico; non vi è specie più di lui che possieda la capacità di adattarsi al cambiamento. Questa capacità ci ha reso sempre più intelligenti, ed anche la specie dominante di questo pianeta. Le forze che cercano di trattenere e talvolta anche di fermare il cambiamento lo fanno spesso in modo da preservare le vecchie strutture di potere. Come possiamo fare affidamento su di loro se alla fine portano sempre a perdite? Il cambiamento e adattamento, sono in un modo, o l’altro, sempre vincenti.

Abbiamo visto nella storia che i diversi tipi di economie salgono e scendono nel corso degli anni, e tra l´una e l´altra vi è ovviamente un cambiamento. Gli individui, le imprese e i paesi che gestiscono questi cambiamenti in modo migliore, sono anche quelli che d´altra parte ne escono vincenti.

Attualmente ci troviamo in un’economia basata sulla conoscenza e sul servizio, in via di trasformazione verso un’economia guidata dalle idee e dalla creatività.

La storia è piena di esempi dove vecchie regole vengono rapidamente capovolte e non sono più valide. Allora, a quale punto siamo e dove stiamo andando? Attualmente ci troviamo in un’economia basata sulla conoscenza e sul servizio, in via di trasformazione verso un’economia guidata dalle idee e dalla creatività. Che cosa intendiamo con questo? Oggi, mentre tutti danno importanza alla conoscenza, pochi sembrano essere veramente consapevoli del fatto che la conoscenza da sola non vale più di tanto. La Cina produce più ingegneri in un giorno che alcuni paesi europei in un anno, in questo senso, la conoscenza è a buon mercato. Se vogliamo la produzione a basso costo, andiamo in Cina o in Africa. Se vogliamo della conoscenza a buon mercato, ci rivolgiamo ad esempio all´India, alla Cina o paesi simili. L´Europa come può competere in questo contesto? Questi fatti sono una realtà, indipendentemente dal paese Europeo in cui viviamo. Ad esempio, assumere un ingegnere di software vietnamita è dieci volte più conveniente rispetto ad assumere un italiano, e quello che molti non si rendono conto è che può essere anche un costo 2 o 5 volte in meno rispetto agli ingegneri di software dell´Est europeo, che lavorano in Ucraina, Romania, Slovacchia ecc . Quindi, cosa si può fare? Ha senso arrendersi e mettersi da parte? Ovviamente no! Abbiamo solo bisogno di realizzare che l’economia si sta spostando, ed è quindi importante adattarsi alle nuove condizioni e regole. Se non lo facciamo, potremo essere sorpassati da coloro che invece se ne rendono conto e si adattano al cambiamento che sta arrivando.

I giorni in cui potevamo contare solo su una buona educazione come unica fonte di prosperità, stanno finendo. Dobbiamo renderci conto della necessità di aggiungere più di un tipo di conoscenza al nostro portafoglio.
Non possiamo contare solo su alcuni grandi imprenditori industriali di ogni paese. Robot e automazione richiederanno sempre più persone per questo tipo di lavoro basato sulla conoscenza, a prescindere che si parli del settore automobilistico, della viticoltura, dell´agricoltura, di acciaio, miniere ecc. Non possiamo contare sul fatto che tutte queste tipologie di industrie storicamente hanno offerto la maggior parte delle opportunità di lavoro. Nell’era globale e digitale, noi come esseri umani abbiamo bisogno di concentrarci sempre di più su processi creativi e d’innovazione, piuttosto che comportarci da robot come le macchine che eseguono semplici operazioni ripetitive. Quei lavori non rimarranno in piedi a lungo nella gran parte delle future offerte di lavoro. Dobbiamo renderci conto che la futura forza lavoro sarà globale e guidata dalla visione, e non locale e guidata puramente dallo stipendio.

Perché accontentarsi di limitare se stessi e le nuove opportunità con quel che trovi nel tuo quartiere quando sei a un solo clic da collegarti con persone affini su scala globale. Collegandosi con gli altri si possono creare discussioni con persone con lo stesso modo di pensare che ci inducono a nuove idee, e che guidano a nuove aziende e che portano a un maggiore benessere. Quali probabilità esistono di trovare colleghi più adatti e impegnati per queste discussioni nel tuo quartiere rispetto a cercarli su scala globale? Molto piccole in realtà! Immaginate quanto possa diventare potente una società se si riuniscono le persone che condividono una stessa visione, e che lavorano per qualcosa in cui credono e non solo perché vengono pagate per farlo.

Cosa significa una un’economia guidata dalla creatività? Significa che le aziende non sono molto disposte a pagare per una forza lavoro manuale e per l’esecuzione di attività lavorative ripetitive. Significa che le aziende non sono molto disposte a pagare singolarmente per la conoscenza o per l’istruzione.

Cosa significa una un’economia guidata dalla creatività? Significa che le aziende non sono molto disposte a pagare per una forza lavoro manuale e per l’esecuzione di attività lavorative ripetitive. Significa che le aziende non sono molto disposte a pagare singolarmente per la conoscenza o per l’istruzione. In un’economia guidata dalla creatività essere istruiti e avere la conoscenza è un fattore di benessere e qualcosa di scontato. Se non si possiedono l’istruzione e la conoscenza, in molti casi non si è nemmeno presi in considerazione. In un´economia guidata dalla creatività le imprese e gli individui sono disposti a pagare molto per le idee e la creatività. Lo sapevate che ogni nuova idea potrebbe derivare da due vecchie idee già esistenti? Quindi, le aziende sono disposte a pagare per le persone che possono prendere due vecchie idee e crearne di nuove. Così, più idee esistono più si creerà innovazione, giusto? Inoltre, più idee esponi anche a te stesso, più riesci a trovarne e ad averne di nuove. Quindi torniamo alla prospettiva globale contrapposta quella locale. Credi che si ottengano più o meno idee se si crea una rete globale o una rete locale?

Pertanto, la nuova economia globale e digitale dove le persone sono interconnesse su scala globale apre nuove e meravigliose opportunità per chi è disposto a prenderle.

In tempi di crisi finanziaria e di aumento della disoccupazione, ogni individuo, la società e il paese hanno una scelta. Ovvero:
– Provare a”mettere una toppa” al vecchio sistema, in via di estinzione, in modo da creare benessere o
– Adattarsi e trovare la strada avviandosi verso la nuova economia guidata dalla creatività.

Quello che molto probabilmente troverete in questa nuova economia è che essa favorisce chi osa e prova…Chi cercherà di portare avanti nuove idee e approfittare dell’era digitale riuscirà a prendere le redini della situazione e avrà successo.

Quello che molto probabilmente troverete in questa nuova economia è che essa favorisce chi osa e prova. Le persone abituate a sedersi e attendere avranno tempi difficili. Le nazioni non saranno in grado di supportare il crescente numero di disoccupati all’infinito. Chi cercherà di portare avanti nuove idee e approfittare dell’era digitale riuscirà a prendere le redini della situazione e avrà successo. Questo a prescindere dal fatto di creare da soli una nuova idea o seguire e lavorare per qualcuno che ha creato questa nuova idea. Entrambi i metodi richiedono coraggio, creatività, conoscenza e soprattutto la consapevolezza che non si può fare affidamento se non a te stesso e le proprie competenze. Il lavoratore del futuro è in un grado di autonomia più elevato di quello dei lavoratori di oggi, e lavora più per una visione e creare risultati piuttosto che essere un dipendente che lavora solo per uno stipendio, a prescindere che i risultati vengono raggiunti. Il lavoratore del futuro controlla il proprio destino in una misura molto superiore a quello che fa il lavoratore attuale. Il lavoratore del futuro, lavora di più con le persone in base al fatto che condivide un obiettivo o una visione in comune, piuttosto al fatto di vivere nello stesso luogo. Il lavoratore del futuro è più creativo e più umano, poiché si concentrerà più sulle cose che solo gli esseri umani possono realizzare e il fatto di condividere un obiettivo comune. Lasceremo che le macchine si occupino del lavoro noioso, ripetitivo e talvolta pericoloso. Le aziende dovranno essere chiare sulla loro visione del futuro, altrimenti i collaboratori potranno lasciarle per una con una visione più promettente e interessante. Le aziende dovrebbero trattare meglio i propri soci e collaboratori se vogliono tenerseli stretti. In futuro lavoreremo insieme più perche vogliamo piuttosto che per esserne costretti.

Un altro cambiamento verificatosi per via delle ripercussioni dopo la crisi finanziaria è che la maggior parte delle aziende ha avuto un approccio più consapevole riguardo a costi e investimenti. Si è iniziato a dare ancora più importanza al fatto che ogni investimento fatto avesse un reale ritorno. I giorni in cui le decisioni sugli investimenti si facevano in modo routinario, senza porsi domande sono diventati rari. Visto questo cambio di esigenze molte aziende hanno bisogno di riadattare i loro sistemi di consegna e le loro politiche di prezzo. Nel settore IT molte aziende erano abituate a pagare licenze software e progetti costosi come si istalla un programma. E´così che sono iniziate a cambiare le aziende, e anche grandi società, chiedendo sempre di più soluzioni software molto più economiche in grado di offrire anche un più alto valore rispetto a prima. Se non si è disposti a cambiare e adattarsi a nuove idee e modi di fare le cose, potrebbe essere una cosa difficile da accettare. Sono finiti i giorni in cui il settore IT andava a braccetto con costose licenze software e costosi progetti di consegna. A meno che un azienda non sia davvero una grande società con esigenze specifiche, un software standardizzato, intelligente e più economico soddisfa perfettamente le esigenze. Chi potrebbe considerare l’acquisto di un auto costruita su misura nel 2014? Sicuramente alcune persone, ma sono molto poche quelle disposte a pagare un prezzo altissimo. Per la maggior parte di noi è sufficiente, un auto standard costruita da un robot verniciata con il nostro colore preferito.

Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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