Notizie e aggiornamenti sul Marketing, la Customer Experience e il Customer Relationship Management

Quanto costano i “fake users” alle aziende?

Condividi:

Lo svela uno studio di Telesign: nonostante le misure messe in atto per prevenire il fenomeno, le aziende sostengono costi per 4$ milioni di dollari per rispondere a spam o frodi commesse da utenti fake.

Image courtesy of Vichaya Kiatying-Angsulee at FreeDigitalPhotos.net
Image courtesy of Vichaya Kiatying-Angsulee at FreeDigitalPhotos.net

Ogni azienda deve fare i conti con utenti fake che si registrano sul sito web, profili falsi ma da non sottovalutare perché possono avere un costo: secondo lo studio di Telesign “The Fraud Report: How Fake Users Are Impacting Business”, nonostante le misure messe in atto per prevenire il fenomeno, il 76% delle aziende dichiara che è molto difficile prevedere o frenare la registrazione di utenti falsi, così come sospendere un account ritenuto fake (72%).
Un fenomeno che ha delle conseguenze economiche sul business – esiste un rapporto economico tra il valore del database di utenti e il costo sostenuto per rimediare ai danni messi in atto dai “falsi” utenti, che secondo lo studio, ammonta a 4$ milioni di dollari.

Le misure messe in atto dalle aziende

L’obiettivo prioritario delle aziende in una strategia di registrazione utente è quello di rendere il procedimento semplice per gli utenti (58%), con costi bassi (52%) e che sia semplice da gestire (42%). Viene privilegiato quindi l’aspetto della semplicità più che l’aspetto della sicurezza.

Fake user report_1
Questo spiega perché quasi la metà (43%) delle aziende non si preoccupi dei falsi account in quanto l’obiettivo è quello di evitare intoppi nel processo di registrazione da parte dell’utente.

Fake user report_2
Tuttavia le aziende mettono comunque in essere misure per limitare l’intromissione di profili falsi: la richiesta di un PIN o password (94%) o l’inserimento di un indirizzo di posta elettronica (74%) e la domanda di sicurezza (35%).

I controlli

In che modo le aziende controllano la presenza di utenti fake all’interno del database? Il 58% attraverso revisioni e controlli, il 50% attraverso procedure manuali, il 50% attraverso monitoraggio del database. Il dato interessante è che il 32% non effettua controlli sulle iscrizioni degli utenti, e il 58% non adotta alcun processo formale per rintracciare utenti fake.
Il controllo sulla qualità dei dati inseriti nel database è importante: il 34% infatti reputa essenziale lo user base per il business, il 29% molto importante.

Fake user report_3

Il “costo” dell’attività degli utenti fake

In media le organizzazioni sostengono costi per 4$ milioni di dollari per far fronte alle minacce, agli spam e alle frodi commessi dai fake users: la maggior parte dei costi sostenuti riguarda la brand reputation (60%), seguiti dai costi sostenuti per il recovery (11%) e costi di controllo (13%).

Fake user report_4

Per scaricare lo studio e per maggiori informazioni collegarsi sul sito web https://www.telesign.com/resources/press-releases/report-businesses-confirm-fake-users-are-a-significant-problem-yet-fail-to-take-action/

Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

Leave a Reply