A pagamento o gratis: li elenca Social Media Strategies Summit in un info-grafico
Se la vostra azienda sta pensando di adottare una strategia di Social Media Marketing per cercare nuovi clienti, fidelizzare quelli esistenti o migliorare il CRM, può essere utile dare uno sguardo all’info-grafico di Social Media Strategies Summit.
Punto di partenza è la definizione di 5 aree in cui operano altrettanti tool (gratuiti o a pagamento) che permettono il monitoraggio dello strumento “social”: ascolto, conversazione, social marketing, analytics, e i c.d. social influencer
a) Ascolto: tool come Meltwater Buzz, o Socialmention e Trendrr permettono alle aziende di “ascoltare” cosa succede nel web riguardo la loro azienda – conversazioni sul brand, sui competitors, e le parole chiave che compaiono sui social
b) Conversazione: come trovare commenti, post e domande dei clienti, e rispondere e interagire in tempo reale? Software come Hootsuite, Spredfast e Sprinklr (la maggior parte a pagamento) attivano sistemi di “monitoring” di quello che succede sul web
c) Social Marketing: diversi tool come BuddyMedia, Agora Pulse e Soutlet permettono di creare e gestire campagne, promozioni e altre iniziative su più piattaforme “social”
d) Analytics: la capacità di misurare e analizzare i risultati delle strategie di social marketing su più piattaforme è probabilmente la difficoltà che incontrano spesso le aziende dato che il ROI non è facilmente misurabile. Tool come Socialbakers, Crowdbooster, Sourcemetrics semplificano questa analisi
e) Social influencer: trasformare un semplice cliente in brand advocate (e quindi in influencer sui social media) è uno dei target delle strategie aziendali. Identificarlo, capire il suo “peso” e coinvolgerlo nelle iniziative aziendali può essere utile a raggiungere lo scopo. Appinions, GroupHigh e Klout sono solo alcuni software a supporto di queste attività
Per scaricare l’info-grafico collegarsi sul sito web http://socialmediastrategiessummit.com/blog/25-awesome-social-media-tools-your-brand-should-be-using-infographic/
Matteo Giaccari
