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Social Media per il business: quale scegliere e perché

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Il mercato dei Social Media è vasto, per questo è importante saper scegliere quello giusto. Vediamo da dove partire per capire quale social è più adatto per il nostro brand.

SOCIAL MEDIA PER IL BUSINESS
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Ci siamo: la nostra azienda ha preso il via, abbiamo creato un sito web, e stiamo pianificando le strategie più efficaci per ottenere visibilità e promuovere i prodotti online. Una situazione classica, che se da una parte vede le aziende prendere la strada (per certi versi scontata e immediata) dei Social Media, dall’altra pone un dubbio: quale social media scegliere?
E la risposta non è così ovvia o tempestiva, perché ogni business è unico, ha un suo target di riferimento, una sua storia e un suo modo di comunicare. La scelta quindi obbliga ad una riflessione, se non altro per evitare che la strategia si trasformi in un boomerang, che più che aiutare nella promozione diventi un dispendio di soldi ed energie.

Se pensiamo poi al fatto che il mercato dei Social è vasto, ognuno con sue peculiarità e caratteristiche, si comprende bene che veicolare le energie verso quello più popolare non sempre si rivela la scelta giusta.
Un primo passo da fare è certamente quello di decidere la strategie alla base, per poi scendere nel particolare, proseguendo lungo una roadmap che analizza i contenuti che si intendono divulgare, il target di riferimento e il budget a disposizione, e che quindi permette di indirizzare le energie verso i social più efficaci. In questo percorso l’infografica di Branex può essere d’aiuto: attraverso numeri e statistiche, elenca punti di forza dei social media più popolari, indicando, in base al business e agli obiettivi che si intendono perseguire, quali scegliere e quali no.

  • Facebook. Forte dei suoi oltre 2 miliardi di utenti attivi al mese, Facebook è il Social più popolare (e popoloso), scelto dal 93% dei marketer come piattaforma per promuovere il business. La sua popolarità lo rende perfetto per chi vuole avere immediatamente un ritorno in termini di community e follower, e al tempo stesso vuole interagire attraverso un ampio ventaglio di contenuti (video, foto, immagini, post). Il punto debole è l’algoritmo che cambia spesso, e il fatto che nella bacheca post di amici e familiari spesso hanno la priorità su quelli aziendali. Nonostante i punti deboli, Facebook è un social consigliatissimo.
  • Twitter. Nato subito dopo Facebook, è riuscito velocemente ad imporsi per l’iniziale caratteristica dell’immediatezza e brevità dei messaggi, arrivando oggi a contare oltre 336 milioni di utenti attivi al mese, e oltre 6000 tweet al secondo. È quindi una piattaforma indicata per quelle aziende che vogliono interagire spesso con i follower e coinvolgere influencer e giornalisti attraverso messaggi brevi e istantanei, oppure vogliono entrare subito in contatto con altri brand o trovare contenuti velocemente. Sconsigliato se, al contrario, avete molto da dire ma non di frequente, perché rischiate che il messaggio, data la cadenza con cui la gente interagisce su Twitter, si perda sommerso da altri tweet.
  • LinkedIn. Il Social Media professionale per eccellenza, quello dedicato al personal branding e al B2B. Oltre ai marketer (il 94% sfrutta LinkedIn per promuovere l’azienda), su LinkedIn si possono trovare professionisti e recruiter, oltre che quasi tutti i brand. E’ quindi consigliato perché permette di generare lead B2B, mentre è sconsigliato se l’obiettivo è quello di far crescere in breve tempo l’audience e i follower.
  • Instagram. E’ il social che più altri è cresciuto negli ultimi anni, che basa la sua forza nelle immagini e nello storytelling. È un social dove sono quasi un miliardo gli utenti attivi, dove l’80% segue un brand, e dove si registra un tasso di coinvolgimento superiore ad altre piattaforme. Instagram è un social “visual” perfetto per coloro che fanno delle immagini e delle foto i punti di forza per promuovere e raccontare il brand.
  • Pinterest. Chiude l‘infografica Pinterest, che, come Instagram, si basa su foto e immagini, ma viene scelta soprattutto da chi cerca idee per fare shopping o regali. È una piattaforma che si adatta a chi ha un negozio online perché spesso, dopo aver navigato su Pinterest, gli utenti hanno fatto shopping, e chi ha fatto un acquisto consigliato, ha speso circa il doppio rispetto ad un prodotto consigliato su Facebook. Il punto debole è rappresentato dalla scarsa interazione con i clienti/utenti, e dal fatto che bisogna avere molti “pin” prima di riportare dei risultati.
social media plateforms Infographic
Courtesy of: Branex

 

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Social Media per il business: quale scegliere e perché
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Social Media per il business: quale scegliere e perché
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Il mercato dei Social Media è vasto, per questo è importante saper scegliere quello giusto. Vediamo da dove partire per capire quale social è più adatto per il nostro brand. - Facebook. Forte dei suoi oltre 2 miliardi di utenti attivi al mese, Facebook è il Social più popolare (e popoloso), scelto dal 93% dei marketer come piattaforma per promuovere il business. La sua popolarità lo rende perfetto per chi vuole avere immediatamente un ritorno in termini di community e follower, e al tempo stesso vuole interagire attraverso un ampio ventaglio di contenuti (video, foto, immagini, post). Il punto debole è l’algoritmo che cambia spesso, e il fatto che nella bacheca post di amici e familiari spesso hanno la priorità su quelli aziendali. Nonostante i punti deboli, Facebook è un social consigliatissimo.- Twitter. Nato subito dopo Facebook, è riuscito velocemente ad imporsi per l’iniziale caratteristica dell’immediatezza e brevità dei messaggi, arrivando oggi a contare oltre 336 milioni di utenti attivi al mese, e oltre 6000 tweet al secondo. È quindi una piattaforma indicata per quelle aziende che vogliono interagire spesso con i follower e coinvolgere influencer e giornalisti attraverso messaggi brevi e istantanei, oppure vogliono entrare subito in contatto con altri brand o trovare contenuti velocemente. Sconsigliato se, al contrario, avete molto da dire ma non di frequente, perché rischiate che il messaggio, data la cadenza con cui la gente interagisce su Twitter, si perda sommerso da altri tweet.- LinkedIn. Il Social Media professionale per eccellenza, quello dedicato al personal branding e al B2B. Oltre ai marketer (il 94% sfrutta LinkedIn per promuovere l’azienda), su LinkedIn si possono trovare professionisti e recruiter, oltre che quasi tutti i brand. E’ quindi consigliato perché permette di generare lead B2B, mentre è sconsigliato se l’obiettivo è quello di far crescere in breve tempo l’audience e i follower.- Instagram. E’ il social che più altri è cresciuto negli ultimi anni, che basa la sua forza nelle immagini e nello storytelling. È un social dove sono quasi un miliardo gli utenti attivi, dove l’80% segue un brand, e dove si registra un tasso di coinvolgimento superiore ad altre piattaforme. Instagram è un social “visual” perfetto per coloro che fanno delle immagini e delle foto i punti di forza per promuovere e raccontare il brand.- Pinterest. Chiude l‘infografica Pinterest, che, come Instagram, si basa su foto e immagini, ma viene scelta soprattutto da chi cerca idee per fare shopping o regali. È una piattaforma che si adatta a chi ha un negozio online perché spesso, dopo aver navigato su Pinterest, gli utenti hanno fatto shopping, e chi ha fatto un acquisto consigliato, ha speso circa il doppio rispetto ad un prodotto consigliato su Facebook. Il punto debole è rappresentato dalla scarsa interazione con i clienti/utenti, e dal fatto che bisogna avere molti “pin” prima di riportare dei risultati.
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Matteo Giaccari
Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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