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Ecommerce: i 10 errori da non commettere

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Qualsiasi ecommerce ha l’unico scopo di vendere. Ecco perché è importante che tutto funzioni correttamente per assicurarsi fatturato e loyalty dei clienti: i 10 errori da evitare

errori ecommerce da non commettere
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Forti delle statistiche che vedono il commercio elettronico crescere in maniera esponenziale (si prevede che entro il 2021 il mercato raggiungerà l’astronomica cifra di $4.5 trilioni di dollari), abbiamo deciso di lanciarci nell’impresa di creare il nostro negozio virtuale: abbiamo scelto il mercato, i potenziali clienti, scelto accuratamente i fornitori e definito i prezzi. Tutto è pronto. O quasi. Perché avere un sito ecommerce non è semplice, e non tanto nella fase di lancio, ma soprattutto nella fase di gestione quotidiana del negozio online. Il mercato online è spietato: la concorrenza è altissima, il rischio di perdersi tra i milioni di altri negozi online è concreto, non riuscire a gestire correttamente gli ordini o creare un sito non fruibile o user-friendly può vanificare investimenti e sforzi. Specialmente chi intraprende questa strada per la prima volta, può imbattersi in ostacoli che non aveva considerato all’inizio.
Avere successo in rete comporta tempo, impegno, conoscenza del mercato ed esperienza. E perché no, anche una buona dose di fortuna.
Esistono comunque una serie di aspetti che necessariamente bisogna considerare quando si implementa un ecommerce per evitare di perdere clienti e fatturato. Vediamo quali sono, aiutandoci anche dando uno sguardo all’infografica di FloShip:

Ecommerce: i 10 errori da non commettere

  1. Sicurezza: è forse il primo aspetto da considerare. I nostri clienti devono sapere che i pagamenti sono sicuri (specialmente quando vengono effettuati acquisti con carta di credito rubata), che i dati vengono trattati secondo le normative, che viene garantito il protocollo per la comunicazione sicura. Gli attacchi informatici sono all’ordine del giorno, malware, virus e hacking sono le minacce più frequenti: scegliere con cura il server e affidarsi a specialisti della sicurezza è il primo passo per creare un ecommerce che funziona.
  2. Affidabilità del sistema. Insieme alla sicurezza, il sistema dovrebbe garantire affidabilità – evitare quindi piattaforme che generano bug, o sistemi che vanno in crash di frequente (quest’ultimo aspetto da evitare assolutamente, specialmente perché può accadere quando è in corso una transazione o un pagamento)
  3. Privacy. L’aspetto della privacy è centrale nel sistema nazionale e internazionale. Centrale a tal punto che a livello europeo entrerà in vigore a Maggio il Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (Gdpr): il sito ecommerce dovrebbe già ora essere predisposto per rispettare tutti i punti previsti dalla normativa a tutela dei dati personali dei clienti.
  4. Fare attenzione agli ordini. Può capitare che un ordine per diversi motivi non vada a buon fine, ma questo aspetto dovrebbe essere un’eccezione. Uno degli errori da evitare nel sito ecommerce è quello di non saper gestire gli ordini correttamente, ed esporsi quindi al rischio di avere delle contestazioni da parte dei clienti (ordini errati, doppio pagamento sulla carta di credito, ordine non ricevuto)
  5. Violazione della proprietà intellettuale. Un altro errore da evitare nel sito ecommerce è quello di utilizzare immagini su cui sono presenti restrizioni riguardo i diritti di utilizzo. Esistono diversi siti che offrono immagini utilizzabili liberamente inserendo l’attribuzione (Freepik.com oppure Freeditigalphotos.net)
  6. SEO. Assicurarsi che il sito ecommerce sia progettato per essere sempre allineato rispetto agli algoritmi di Google.
  7. Non dimenticarsi dell’aspetto fiscale. Se abbiamo progettato l’ecommerce in un’ottica internazionale, dobbiamo necessariamente considerare l’aspetto relativo alla tassazione, alle imposte sulle vendite, ai diversi costi di spedizione e di importazione.
  8. Impostare chiare politiche di reso e garanzia. A livello internazionale sono diverse le normative che tutelano i consumatori (in Italia per esempio troviamo il Codice del Consumo, e il Decreto Legislativo 21 febbraio 2014, n. 21 – Diritti dei consumatori). Bisogna quindi assicurarsi che nel sito ecommerce siano chiare le regole che disciplinano il diritto di recesso e la garanzia sui beni venduti, anche alla luce del fatto che una chiara politica di reso influenza l’opinione del brand e l’experience
  9. Gestione e organizzazione efficiente del magazzino. Uno degli errori che si possono commettere nella gestione dell’ecommerce è quello di non saper gestire correttamente il magazzino, esponendosi al rischio di non evasione dell’ordine o ritardareo nella spedizione per mancanza di scorte, o di consegnare il prodotto al destinatario sbagliato.

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10 Inevitable Ecommerce Risks You Should Watch Out For

 

Giornalista pubblicista, Copywriter & Blogger, dal 2010 si occupa di tematiche riguardanti il CRM e il Marketing, prima su CRM Magazine, attualmente su CRM Web News. - Profilo LinkedIn: http://www.linkedin.com/pub/matteo-giaccari/2b/5a3/53a

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